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Icardi si prepara al Derby d'Italia contro la Juventus, la sua vittima preferita: "Puntiamo al terzo posto per tornare a giocare in Europa. Voglio fare grandi cose con l'Inter".
Ha poche chanches, ma sfrutta al massimo quelle che capitano. Mauro Icardi è giovane, ma segna come pochi altri in Serie A. Se la Juventus vola con Dybala, il Milan si aggrappa a Bacca e il Napoli a capocannonier Higuain, l'attaccante dell'Inter ha già superato quota 10 nonostante tutto.
Criticato, attaccato per prestazioni sotto tono, Icardi è comunque riuscito a raggiungere 11 goal in stagione con appena 19 tiri. E' un cecchino che deve crescere, imparare a muoversi in area. Ha 23 anni l'ex Sampdoria, ma ha già raggiunto 47 reti in 95 partite con la casacca dell'Inter.
Rialzatosi come l'Inter nel match vinto sabato contro la Sampdoria, Icardi ora guarda alla prossima, essenziale sfida di campionato: in uno campo che ha già violato, ovvero lo Juventus Stadium, proverà a dare la scossa. Fare punti in casa bianconera significherebbe tanto per il morale e le ambizioni Champions nerazzurre.
"Io leggenda come Zanetti? Ho l'opportunità di essere capitano e a chiunque piacerebbe ripercorrere i suoi passi" ha confessato Icardi ai microfoni di 'Inter Channel'. "Io voglio rimanere qui e voglio vincere con questa maglia". Le offerte per l'argentino non mancano e si continua a parlare di una possibile cessione estiva. Ipotesi negata dallo stesso giocatore.
Del resto Icardi porta i due simboli più importanti della squadra. Il numero nove dietro le spalle, la C del capitano sul braccio: "Voglio fare grandi cose con questa maglia. Adesso dobbiamo puntare al terzo posto per centrare l'obiettivo del club e tornare a giocare in Europa. Inoltre proveremo a recuperare la Juventus in Coppa Italia, lo faremo per noi e per i tifosi”.
Dopo il secco 3-0, l'Inter, a caccia del terzo posto, sfida nuovamente la Juventus allo Stadium, stavolta in campionato: "Dobbiamo dare il massimo. Andiamo sempre in campo per vincere, la mentalità dev'essere quella giusta".
Icardi, d'altronde, come detto non ha alcuna intenzione di arrendersi neppure in Coppa: "Saranno due partite diverse quelle che affronteremo, in una per i tre punti basta segnare anche solo una rete, mentre in Tim Cup abbiamo 90’ per fare tre goal. E’ accaduto in Champions League, in Milan-Liverpool, quindi è possibile”.
Sette presenze contro la Juventus e ben sei goal per Icardi: è proprio Madama la vittima preferita dell'argentino nella sua breve carriera. Ha fatto male ai bianconeri con la maglia della Sampdoria e con quella nerazzurra. Se c'è qualcuno che può far male alla capolista e quattro volte Campione d'Italia in carica è proprio lui, O Cañito.
Che, infatti, conferma di non temere l'effetto 'Stadium': "C’è una bella atmosfera, è piccolino e le persone sono molto vicine. Mi piace, anche se la cosa brutta è che ci sarebbero tante persone che rimangono fuori. L’ideale sarebbe uno stadio che abbia sessantamila persone”.
Fiorentina-Inter 2-1: Babacar regala il 3° posto alla Viola
La Fiorentina ribalta l'iniziale vantaggio dell'Inter con Brozovic, riappropriandosi così del terzo posto in classifica. Di Borja Valero e Babacar le reti decisive.
Dopo lo scontro scudetto di ieri sera tra Juventus e Napoli, stasera a Firenze va in scena il match in chiave terzo posto Fiorentina-Inter. Passa in vantaggiosa la squadra di Mancini nel primo tempo con Brozovic, nella ripresa segna la Fiorentina grazie a Borja Valero. Sul finale succede di tutto prima Mazzoleni espelle Telles per doppio giallo, poi i viola trovano il goal del vantaggio con Tabaccar in pieno recupero. Nei secondi finali rosso anche per Zarate e Kondogbia per eccessivo nervosismo.
PALLACIO E KALINIC TITOLARI - Sousa torna ad affidarsi dal primo minuto a Kalinic che nella gara d’andata segnò una tripletta. Difesa a quattro per i viola con Alonso e Roncaglia ai lati ed Astori-Gonzalo Rodriguez centrali. A centrocampo Tello e Bernardeschi sulle fasce con Borja Valero e Vecino in linea mediana. Ilicic infine agisce da trequartista alle spalle di Kalinic.
Per l’Inter, Mancini preferisce Palacio al rientrante Jovetic e lo schiera nel tridente con Icardi ed Eder. A centrocampo Medel sostituisce lo squalificato Felipe Melo. In difesa rientra Miranda che fa coppia con Murillo. Come terzini agiscono Telles e Nagatomo.
TELLES-HANDANOVIC LA SALVANO - Al 14’ bella incursione di Bernardeschi che, arrivato in area, serve Ilicic: lo sloveno tira a colpo sicuro a portiere battuto ma è bravo Telles a salvare respingendo. Un intervento che vale un goal tant’è che il difensore esulta come se avesse segnato. Molto attento anche Handanovic che si riscatta della gara di andata salvando nel finale di primo tempo un colpo di testa di Vecino diretto in porta.
BROZOVIC CINICO - La Fiorentina gioca e gli ospiti segnano. Al primo tentativo vero l’Inter trova il goal con Brozovic che si fa trovare pronto in area su assist di Palacio. Il centrocampista nerazzurro proprio assieme a Palacio risulta tra i migliori nel primo tempo e le sue geometrie spesso annebbiano anche Vecino e Borja Valero. Bravo ad alternare sostanza e qualità e cinico sottoposta.
BORJA PAREGGIA - Ad inizio ripresa Borja Valero approfitta di un bell’assist di Ilicic prolungato da Murillo per battere Handanovic. Sulla rete ci sono le proteste interiste per sospetto fuorigioco, lo spagnolo però sembra partire in posizione regolare. Due goal in tre partite da quando per scelta obbligata è stato arretrato alla linea dei centrocampisti. Segna più da centrocampista che da trequartista, le stranezze del calcio.
ZAMPATA BABACAR - Dopo il rosso di Telles, Sousa manda in campo Babacar per cercare i tre punti. Quando la partita sembra ormai finita è proprio il senegalese a trovare il goal che manda in delirio il Franchi. Il vantaggio arriva dopo una bell’azione di Zarate sulla sinistra che mette in mezzo, Babacar calcia trovando la respinta di Handanovic che però non può niente sul secondo tentativo. Come col Carpi i viola trovano la vittoria nei minuti di recupero.
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