Roma, la carica di Spalletti: "Puntiamo l'impossibile, Dzeko ora è diverso"
Nonostante l'ottimo inizio di avventura alla Roma, Spalletti non è mai soddisfatto: "Possiamo migliorare ancora, puntiamo all'impossibile".
L'impatto che Luciano Spalletti ha avuto con la Roma è andato ben oltre ogni aspettativa anche del club e dei tifosi. L'ex allenatore dello Zenit si è calato con determinazione nella parte fin da subito, non guardando in faccia a nessuno e rivoltando una squadra ridotta senza certezze e cattiveria.
Intervenuto ai microfoni della radio ufficiale del club, Luciano Spalletti ha fatto un po' il quadro dell'ultimo periodo giallorosso. Queste le parole riportate dal sito della Roma: "Stiamo facendo delle belle cose ma penso ci sia sempre un margine per migliorare. L’attenzione va posta là: a qualcosa di nuovo".
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L'allenatore della Roma ha continuato: "Cerchiamo di metterci sempre qualcosa di più, chiedo molto ai calciatori. Meglio se chiediamo l'impossibile perché poi quando capita ci facciamo trovare pronti. Quello che mi fa piacere evidenziare in questo periodo è la partecipazione giornaliera a vivere lo spogliatoio e l'allenamento. Questo aspetto mi dà fiducia e mi fa guardare al futuro in maniera positiva".
Poi Spalletti parla anche della differenza di carattere con la squadra di prima: "I giocatori si sono appropriati delle proprie qualità, bisognava riportarle in superficie. Nei due anni questa squadra è arrivata due volte in cima perchè qualcuno prima ha fatto un buon lavoro. Quest'anno però il campionato è più competitivo di quello dello scorso anno: sono stati riportati dentro la Serie A calciatori con valori importanti, facendo risalire il livello del nostro calcio".
Tornando alla vittoria di Udine, invece: "La squadra si è fatta trovare pronta, il primo pensiero va sicuramente a quello che è stato il riordinare le idee nella settimana e al farsi trovare pronti per il momento che stavamo attraversando. Abbiamo sofferto in alcuni frangenti e tenuto il pallino quando dovevamo farlo".
Infine, parole su Dzeko: "Edin ha fatto una buona partita a Udine sotto l'aspetto dell'impegno e del contrasto, si è fatto trovare dentro al gioco di squadra. E' sicuramente un Dzeko diverso quello visto al Friuli".
Ottava vittoria consecutiva in campionato per la Roma, che passa pure al Friuli: apre Dzeko, chiude Florenzi. Inutile il punto della bandiera firmato da Bruno Fernandes.
Chi fermerà questa Roma? Sempre più convinta dei propri mezzi e sempre più lanciata in classifica, la formazione giallorossa si impone pure al Friuli: 2-1 all'Udinese e ottava vittoria di fila in campionato. Col brivido, perché la rete finale di Bruno Fernandes provoca un po' d'ansia agli uomini dell'ex Spalletti, avanti di due reti grazie a Dzeko e Florenzi in una gara dai due volti: primo tempo totalmente colorato di giallorosso, ripresa gagliarda dei bianconeri. Per i quali il fantasma retrocessione rimane vivo, mentre la Roma sogna: contro l'Inter, tra 6 giorni, El Shaarawy e compagni possono chiudere i conti Champions.
IL VANTAGGIO DI DZEKO – Il primo quarto d'ora – proprio in coincidenza dello sciopero del tifo di casa – è quasi un monologo giallorosso: Karnezis deve dire di no prima al colpo di testa di Dzeko, quindi al destro piazzato di Perotti, quindi alla deviazione aerea col tacco di El Shaarawy. Alla fine, il vantaggio della Roma arriva proprio al 15': palla filtrante (volontaria? Involontaria?) di Salah per Dzeko, che si presenta davanti al portiere greco e da pochi passi lo fulmina. 0-1, e situazione che si fa sempre più complicata per l'Udinese.
REAZIONE UDINESE – E il bello è che la Roma, sfruttando le difficoltà bianconere, continua ad attaccare. El Shaarawy manca la porta dopo aver rubato la sfera a Widmer, Dzeko e Salah sono sempre insidiosi quando possono puntare i diretti marcatori. Il primo tiro dell'Udinese, così, arriva soltanto al 32': Lodi calcia dalla distanza costringendo Szczesny, non elegantissimo ma comunque efficace, alla deviazione in angolo. Anche se il finale di tempo mostra che il vento sta cambiando, con una reazione sempre più evidente da parte dei friulani.
PALO DI DUVAN – L'ingresso di Zapata, dentro nell'intervallo al posto di Edenilson, sembra poter dare immediatamente i propri frutti: il colpo di testa del colombiano da azione d'angolo, però, va a stamparsi contro il palo. Azione originata da un destro di Thereau deviato da Szczesny. Con l'Udinese che approccia dunque la ripresa in maniera diversa, mettendo sotto una Roma in difficoltà.
FINALE TESO – Da lì in poi i bianconeri non creano più azioni da goal clamorose, a dire il vero. Mentre gli uomini di Spalletti, pur con un'azione più lenta e ragionata del primo tempo, danno sempre l'impressione di poter chiudere da un momento all'altro i conti. Lo fanno al 74': splendido stop in area e tocco morbido di Florenzi, che sottomisura firma lo 0-2 della sicurezza. O quasi, perché a 5' dalla fine Zapata stoppa per Fernandes, che con un destro secco batte Szczesny firmando quello che, alla fine della fiera, non è che il punto della bandiera.
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