Удар головой Льоренте делает Юве только второй в группе, а Севилья идет в Лигу Европы
Un'inzuccata dell'ex Llorente condanna la Juventus al secondo posto nel girone, il Siviglia acciuffa l'Europa League.
Missione fallita la Juventus. Perdendo 1-0 a Siviglia, infatti, Madama non riesce a mantenere il primato del gruppo D. E, sulla carta, si avvia a non avere un sorteggio benevolo per quanto concerne gli ottavi di Champions League. I bianconeri falliscono diverse occasioni nel primo tempo, palesando tuttavia un'oggettiva crescita atletica. La Vecchia Signora sta bene tanto fisicamente quanto mentalmente, ma anche la componente sfortuna alle volte può regnare sovrana. Andalusi sporadici, con poca qualità ma con un secondo tempo di carattere. Morale: tre punti d'oro.
MORATA TITOLARE- Il Siviglia, costretto a proporre una prova di personalità, s'affida fondamentalmente a due fonti di gioco: Banega in mezzo al campo e al grande ex Llorente in attacco, rimasto nel cuore dei tifosi bianconeri per via di un biennio vincente. La Juventus, invece, viaggia all'insegna della continuità. Solito 3-5-2 composto da Buffon tra i pali; Barzagli, Bonucci e Chiellini in difesa; sui lati Alex Sandro (a sinistra) e Lichtsteiner (a destra); Marchisio in cabina di regia a centrocampo assistito da Pogba e Sturaro; in attacco Morata-Dybala.
JUVENTUS SPRECONA- La Vecchia Signora propone fin da subito un grande ritmo, profondendo la giusta mentalità all'interno di un contesto ambientale complesso, uno dei più caldi in ambito europeo. Morata – prima di testa e poi con un destro fulminante – fa capire di essere immediatamente in serata. Dybala di sinistro per poco non trova il suo primo sussulto europeo, dimostrando di essere in grande forma. Il Siviglia, però, prova a scuotersi dopo un inizio problematico e, per poco, Llorente non trova il classico goal dell'ex. La partita è bella, spazi aperti. E, nel cuore del primo tempo, Morata si divora una rete enorme impossibile da fallire. I bianconeri in Champions League, da quando Allegri è sbarcato nel capoluogo piemontese, ha effettuato un deciso salto di qualità sotto il profilo europeo e, i risultati, si stanno vedendo nitidamente.
GRANDE RITMO - Buffon si supera nuovamente su Llorente, il quale prova in tutti i modi a punire i suoi vecchi compagni di squadra, ma il il portierone azzurro non ci sta e glielo fa capire ripetutamente. Pogba ci prova dalla distanza, infilandosi tra le linee, non trovando però lo specchio. Occasioni da entrambe le parti, nessun tatticismo, solo tanto divertimento sullo sfondo. I duelli fisici sono ai massimi livelli, il 'Re Leone' si fa sentire – eccome su – Chiellini e Barzagli, non è tempo di sentimentalismi. Dybala su punizione scalda i guantoni di Sergio Rico, attento nel deviare una conclusione non semplice. Il Siviglia s'affida a trame sporadiche, poca qualità in fase di non possesso e, infatti, la Juventus riesce quasi sempre a penetrare la difesa spagnola – sprecando – troppe possibilità.
CUORE SIVIGLIA - In avvio di ripresa è Sergio Rico a superarsi su Pogba, sfida nella sfida contro Buffon, impossibile annoiarsi in questa gara. Dybala dispensa lampi di classe qua e là, raggio d'azione basso per aiutare i compagni, atteggiamento ben apprezzato da Allegri. E' sempre Llorente, per quanto riguarda i padroni di casa, a creare i problemi maggiori alla difesa juventina: mestiere e determinazione; quanto basta per guadagnarsi un voto alto in pagella. Banega non è in forma, tanti problemi fisici ultimamente per lui, ma è il giocatore che dà più qualità alla manovra iberica e, inevitabilmente, dai suoi piedi passano le migliori azioni del Siviglia. La Juventus si rilassa un po' troppo, testa anche alla Fiorentina, difficile andare sempre a mille.
LLORENTE COLPISCE - Llorente, sfruttando la specialità della casa, batte Barzagli nel duello aereo ed infila inesorabilmente Buffon: goal dell'ex ed esultanza pacata. Eh sì, continua a non essere solo bello. I bianconeri calano di intensità, Fiorentina pensiero fisso, anche un po' di sfortuna a fare da contorno. Cuadrado entra per Lichtsteiner, più velocità sulla corsia destra, unica opzione concreta in panchina per poter tentare qualcosa di nuovo. Una traversa clamorosa ferma il sinistro magico di Dybala e, in termini realizzativi, per la Juventus non è serata. Morata si fa ipnotizzare da Sergio Rico. E finisce così, tra mille occasioni sprecate, e il primato perso nel girone D.
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