На 7 игровой день серии А Ювентус одерживает первую победу на Стадиум в матче с Болоньей с голами Мората,Дибала и Кедира. Муньер перехитрил хозяев поля.
Nella settima giornata di A, la Juventus trova la prima vittoria allo 'Stadium' contro il Bologna: in goal Morata, Dybala e Khedira. Mounier illude gli ospiti.
La Juventus, pur soffrendo ancora una volta, riesce a trovare i primi tre punti casalinghi in campionato. E questa, probabilmente, è già una notizia. I bianconeri, scesi in campo con lo stesso schieramento del match vinto contro il Siviglia, vanno sotto e poi – con carattere – si rialzano. Non è tempo né del bel gioco né delle giornate semplici, bensì delle vittorie vitali. Il Bologna, approdato allo Stadium con un atteggiamento non remissivo, può ripartire dall'intelligenza tattica mostrata a lungo nel primo tempo. Per salvarsi, tuttavia, servirà tutt'altra musica.
COME DA PRONOSTICO – Alla vigilia del match, ripetendo l'esperimento proposto in conferenza stampa prima della sfida di Champions League contro il Siviglia, Max Allegri scioglie ogni dubbio e annuncia l'assetto titolare anti Bologna. Nessuna sorpresa. Buffon tra i pali; Barzagli, Bonucci e Chiellini in difesa; Cuadrado ed Evra sugli esterni; a centrocampo in regia Hernanes supportato da Khedira e Pogba; davanti il duo Dybala-Morata. Risponde il Bologna con l'ex Mirante in porta, linea difensiva composta da Ferrari, Oikonomou, Gastaldello e Masina; Diawara e Pulgar davanti alla difesa; Mounier, Brienza, Rizzo; Destro terminale offensivo.
FILM GIA' VISTO – La Juventus vuole vincere e, soprattutto, convincere. Dybala (prima) e Morata (dopo) impongono fin da subito un ritmo elevato alla gara. Ma la doccia per lo Stadium è gelida: Mounier fa esplodere di gioia il settore ospiti, beffando con un inserimento mirato la retroguardia bianconera, Buffon in questa circostanza non perfetto. I padroni provano a scuotersi, i due centravanti si cercano e si trovano, producendo azioni in velocità ma non precise. Così come anche Evra, pur staccando in maniera perentoria, non sfrutta un ottimo corner ben calciato da Hernanes. Chiellini ci prova con un destro a giro, ma non è esattamente il suo mestiere; così come anche impostare.
Il film è già noto, Juventus che fa la partita e che, senza pietà, viene punita alla prima disattenzione. Passano le giornate, rimangono le solite (cattive) abitudini. Il Bologna si difende con ordine, Brienza tra le linee non offre punti di riferimento, Diawara dà sostanza e qualità. Insomma, Delio Rossi si dimostra un abile stratega. La Vecchia Signora, d'altro canto, ha un tasso tecnico superiore e, pur con un'azione confusa, trova il pareggio con il solito Morata: colpo di testa preciso a punire Mirante. I bianconeri s'affidano continuamente alla velocità di Cuadrado, raddoppiato sistematicamente dai rossoblù, in forma straripante da quando è sbarcato nel capoluogo piemontese. Il colombiano sul fronte destro si trova a meraviglia, con Dybala offre spettacolo, ottimo colpo messo a segno da Marotta e Paratici.
MONOLOGO BIANCONERO - La Juventus riprende subito a razzo, Cuadrado offre a Morata un pallone solamente da spingere in rete, ma lo spagnolo incredibilmente spedisce la sfera a lato. Ferrari impedisce all'ex centravanti del Real Madrid di svettare. Per Celi non ci sono dubbi: rigore. Dybala, dopo quello realizzato al Chievo Verona, senza problemi spiazza l'estemo difensore felsineo, portando i campioni d'Italia in carica in vantaggio. C'è solo una squadra in campo, il Bologna abbassa troppo il suo raggio d'azione, rendendo vita facile alla compagine zebrata. E' tempo di gloria, è tempo di Khedira. Cuadrado e Morata danno vita a un'azione fatta di qualità e geometrie, finalizzata dal colpo di testa vincente del centrocampista tedesco. Il secondo tempo, in definitiva, si spegne tra la noia generale; merito di una Juventus attenta e fortemente motivata nell'acquisire tre punti fondamentali. Da segnalare, infine, il rientro di Asamoah.
E' ANCORA KHEDIRA – Ottima partita contro il Siviglia, ottima partita anche contro il Bologna, impreziosita da una rete significativa. Non è un caso, infatti, che la Juventus sia riuscita a ricompattarsi grazie al rientro del centrocampista tedesco. Perno del reparto metodista zebrato, in entrambe le fasi detta legge e, quando rientrerà Marchisio – post sosta – Allegri avrà a disposizione a tutti gli effetti l'assetto titolare. Khedira, nuovo beniamino dello Stadium.
POGBA, NON CI SIAMO – Da quando veste la "10", attestato di stima a dir poco importante, il francese – Supercoppa Italiana a parte – non ha ancora fornito una prova convincente dal punto di vista tattico, nemmeno quando a Genova ha segnato in maniera indelebile la gara. Il transalpino appare spaesato, nei nuovi meccanismi di Allegri non eccelle, pur vantando doti tecniche fuori dal comune. La sensazione è che, al netto dei 22 anni, debba crescere dal punto della personalità. Fare il fenomeno con in campo Pirlo, Vidal e Tevez è un conto, imporsi in tutt'altro contesto non è semplice. Probabilmente, sebbene non sia una scienza esatta, le chiacchiere di mercato potrebbero aver condizionato finora il rendimento dell'ex Manchester United, sempre nel mirino dei top club europei, pronti a darsi battaglia a suon di milioni pur di convincere gli uomini di corso Galileo Ferraris.
ROSSI ARMA IN PIU' - La stagione del Bologna, e non potrebbe essere altrimenti valutando sia lo status di neo-promossa sia l'organico, si rivelerà alquanto difficile. In un contesto da sviluppare, tuttavia, avere in panchina Delio Rossi può significare molto. Il 54enne tecnico di Rimini, ed è la sua carriera a testimoniarlo, su piazza italiana è uno dei tecnici più preparati. Imprescindibile continuare a lavorare vantando in panchina un mister così bravo nelle tematiche giovanili, esteta del bel gioco e della concretezza, fattori fondamentali per centrare l'obiettivo salvezza.
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