Il ritorno di Spalletti in panchina non basta alla Roma per ritrovare i tre punti all'Olimpico contro il Verona. Segna Nainggolan, poi Pazzini pareggia su rigore.
Comincia con un pareggio l’avventura di Luciano Spalletti alla Roma. Il tecnico ha provato a dare già un cambiamento di modulo, in campo, però, molta confusione. Sotto accusa, in giornata, gli erroracci di Castan, in difesa, e Dzeko, assolutamente da dimenticare in attacco. Il Verona fa il suo, pressing alto e copertura degli spazi, partenze in contropiede e il solito Pazzini, al sesto gol in carriera ai giallorossi, stavolta su rigore.
SPALLETTI CAMBIA - La Roma di Luciano Spalletti, al suo ritorno in giallorosso, scende in campo con un inedito 4-2-3-1. Tra i pali confermato Szcesny, in difesa torna Torosidis, in coppia con Digne, centrali Manolas e Castan, preferito a Rudiger. Davanti la difesa De Rossi e Pianic, avanzati Florenzi, Nainggolan e Salah, in attacco fiducia a Dzeko.
Il Verona di Delneri fanalino di coda della classifica di serie A con soli 8 punti, opta per il 3-4-3: Gollini tra i pali, retroguardia formata da Bianchetti, Moras ed Helander. In mezzo al campo Greco e Ionità sono affiancati ai lati da Sala ed Emanuelson, in avanti Wszolek, Pazzini e Rebic.
POCHE OCCASIONI E TANTA CONFUSIONE - Squadre corte a inizio gara. La Roma con il nuovo modulo cerca di impostare senza concedere spazi all’avversario. Nei primi 5’ succede davvero poco. Il primo angolo per i giallorossi se lo guadagna Digne con un affondo al 7’. Poco dopo Salah si ritrova tra i piedi una palla da spingere solo dentro, ma stoppa male e permette a Moras di mandare in corner. Il Verona si preoccupa soprattutto di pressare abbastanza alto e blindare la propria area. Approfitta pure di qualche errore grossolano dei padroni di casa. Castan al 16’ rischia grosso su Wszolek, subito dopo parata provvidenziale di Szczesny sempre su Wszolek. Spalletti in panchina cerca di comunicare con i suoi uomini e cambia anche alcune posizioni in campo, ma dietro l’angolo c’è sempre la paura di generare caos. La squadra è ancora malata, le insicurezze che si porta dietro sono sotto gli occhi di tutti.
DZEKO SBAGLIA, NAINGGOLAN NO - De Rossi al 24’ verticalizza per Dzeko che scatta bene, ma non controlla perfettamente: esce in presa bassa Gollini che blocca. E’ sempre il bomber bosniaco al 32’ a sbagliare il tempo quando Florenzi mette una buona palla in mezzo: di testa buca. E’ solo angolo. Due minuti dopo Digne su punizione dai 30 metri spara al lato. Pazzini, molto attivo, al 37’, imboccato da Sala, davanti alla porta romanista anticipa tutti, ma non è preciso.
Occasionissima per Dzeko che a botta sicura prende un incredibile palo. La palla rimane in gioco e al 42’ Nainggolan, servito di tacco da De Rossi, segna con un diagonale l’1-0, è il primo gol per lui in questa stagione. Gli scaligeri accusano il colpo. Sessanta secondi dopo Salah, su cross di Florenzi da corner, ci prova di testa, il pallone va fuori. I capitolini sono rinvigoriti dal vantaggio. Il primo tempo si chiude con Dzeko che, sfiduciato, servito dal compagno egiziano, mette in mostra in tiraccio degno dell’antologia di Mai dire Gol.
IL SOLITO PAZZINI - La ripresa inizia con un doppio cambio nel Verona, Fares al posto di Emanuelson e Halfredsson per Bianchetti. E’ sempre Wszolek a creare scompiglio, su errore di Castan. L’Hellas attacca con tutti gli effettivi. Rebic al 50’ prende il palo interno con il n.1 romanista battuto. La Roma è quasi troppo rilassata, ma riesce a ricompattarsi. Salah quattro minuti dopo tira al volo, Gollini para e devia sul palo. Niente di fatto. E’ sempre l’egiziano ad affondare sul filo del fuorigioco, uno contro uno, si fa parare la sua conclusione dal portiere del Verona, che respinge. Il match è emozionante con continui rovesciamenti di fronte. Castan, per contenere Rebic, lo atterra in area, è rigore. Pazzini al 61’ tira il penalty: traversa e gol. E’ 1-1. Rudiger al 66’ entra per Castan, apparso fuori forma per tutto il tempo in cui è stato in campo.
DZEKO NON C’E’ - Il Verona riprende a pressare alto. Gli uomini in avanti impediscono di impostare bene agli avversari. La Roma preferisce allora i lanci lunghi sugli esterni, in cerca di spazi utili. Ammonito Sala per un fallo su Digne e punizione interessante al 69’ per i giallorossi che si conclude con un nulla di fatto. Gomez al 73’ prende il posto di Wszolek, Falque di Torosidis. Florenzi torna a fare il terzino.
Ancora un errore di Dzeko due minuti dopo che non riesce a intervenire sul cross di Nainggolan. Poco dopo si ripete e il pubblico comincia a spazientirsi. Il tempo corre, i veronesi, aiutati anche dalla non precisione sottoporta dei romanisti, difendono il punteggio con le unghie e con i denti. Brutto scontro all’83’ tra Gollini e Salah, è il portiere gialloblu ad avere la peggio. La frenesia la fa da padrone anche nei quattro minuti di recupero. Dzeko viene atterrato in area, ma il guardalinee segnala un offside che c’è. La punizione di Pjanic poco dopo finisce in corner e Dzeko, tutto solo, non riesce a spedire di testa in rete. Altro angolo in chiusura che risulta inutile. Arriva il triplice fischio, è finita con un altro pareggio per la Roma.
- La Juventus ha vinto tutte le ultime quattro sfide di Serie A giocate in casa contro la Roma, segnando sempre almeno tre gol.
- Più in generale, bianconeri a segno in tutti gli ultimi 12 confronti a Torino con i giallorossi, 26 le reti segnate nel parziale.
- In queste 12 partite a Torino la Roma ha vinto solo una volta: il 23 gennaio 2010 per 2-1: otto vittorie dei bianconeri e tre pareggi completano questo parziale.
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