La Roma torna al successo e si porta momentaneamente a 4 punti dal primo posto. Manolas, Pjanic, Gervinho, Salah e Digne rifilano 5 reti al Carpi.
La Roma dimentica la sconfitta rimediata contro la Sampdoria a Marassi con una vittoria convincente contro il Carpi. Arrivano pure cinque gol e quell’aggressività in campo già vista a Genova. All’Olimpico i capitolini riprendono il cammino in campionato conquistando tre punti contro un Carpi che parte bene, ma poi si arrende alla verve dei giallorossi in grande serata. Veloci e aggressivi, gli uomini di Garcia ritrovano pure la strada del goal. Ogni tanto abbassano la guardia, solo un calo di concentrazione dovuto al punteggio roboante, poi conducono la gara fino allo scadere.
FIDUCIA A GERVINHO - Per cercare disperatamente i 3 punti in casa contro il Carpi, dopo la sconfitta in trasferta con la Sampdoria, Rudi Garcia schiera la sua Roma con un 4-3-3 che prevede De Rossi ancora a far coppia con Manolas come centrale difensivo; Maicon e Digne terzini, De Sanctis in porta. A centrocampo rinnovata la fiducia a Keita, coadiuvato dalla velocità di Nainggolan e dalla classe di Pjanic. In avanti torna Gervinho, che insieme a Salah supporta l'attaccante centrale Dzeko.
Il Carpi di Castori prova ad annullare i giallorossi con un 3-5-2 che vede Brkic tra i pali mentre Zaccardo, Romagnoli e Gagliolo giostrano sulla linea difensiva. Centrocampo fittissimo con Cofie al centro e ai lati Bianco e Letizia da una parte, Fedele e Gabriel Silva dall’altra. In avanti l’ex romanista Marco Borriello affiancato da Matos.
IL CARPI SI DIFENDE - Inizio frizzantino di gara con la Roma che cerca di schiacciare sin da subito gli avversari. Dopo pochi minuti di gioco, da azione di calcio d'angolo, ci prova Keita a metterla dentro di testa, ma la palla è di poco alta. Il ritmo, forse a causa anche della giornata calda nella Capitale, non è altissimo. Il Carpi tiene i suoi undici giocatori dietro la linea della sfera e lascia costruire gioco ai giallorossi.
Dzeko fa fatica a districarsi dalla marcatura, all’8’ tira un diagonale, che finisce in bocca al portiere. E’ Salah, come nelle ultime gare, uno dei più reattivi, ma i suoi cross non hanno fortuna. Con una veloce ripartenza al 16’, approfittando dell'erroraccio di Keita, è però l’ex Borriello a spaventare i suoi ex compagni: De Sanctis manda in angolo. Lo stesso Keita, infortunato, dopo pochi minuti, al 21’, lascia il campo per Vainqueur all’esordio in campionato.
MANOLAS SCACCIA I FANTASMI - Gli emiliani prendono coraggio e, ben piazzati in campo, chiudono gli spazi. Dzeko, sulla sinistra, calcia forte, Brkic para in angolo ed è proprio dall’azione del corner che Manolas trova il goal del momentaneo 1-0 al 24’. Il greco controlla la conclusione dalla distanza di Digne ed a tu per tu con Brkic non ha problemi a gonfiare la rete. Pjianic dopo tre minuti fa il bis con una punizione superlativa, che richiama quella calciata contro la Juventus.
Il 3-0 lo segna Gervinho al 31’: Maicon tira un bolide, il portiere del Carpi respinge e l’ivoriano, ben piazzato, la manda in rete. La gara si scalda con il goal al 34' dell’ex Borriello con una carambola che sbatte sul fianco d De Rossi prima di sorprendere De Sanctis sul suo palo. E’ 3-1. Il gioco si fa più vivace, Vainqueur quasi allo scadere del primo tempo potrebbe fare poker, ma trova ben piazzato il n. 1 di Castori che spedisce in angolo. Poco dopo l’arbitro Irrati manda tutti negli spogliatoi.
TOTTI ENTRA, FA SEGNARE ED ESCE INFORTUNATO - Subito cambi ad inizio ripresa. Di Gaudio prende il posto di Romagnoli in difesa nel Carpi, Totti quello di Dzeko nell’attacco della Roma. Ed è proprio il n. 10 giallorosso, che in contropiede s’invola con Salah, a tirare in porta, con Brkic smanaccia proprio suoi piede dell'egiziano che sigla il 4-1, la sua è la terza rete consecutiva in tre gare. In allungo Totti, però, si fa male al flessore della gamba destra ed è costretto a uscire: entra Iturbe al 54’. Nello stesso istante per gli emiliani Fedele lascia il posto a Lazzari. Borriello al 61’ spaventa ancora i romanisti, poco preciso, il suo tiro finisce al lato della rete.
LA ROMA DILAGA - Ma la Roma non sembra averne abbastanza. La manita viene servita di testa da Digne ai tifosi sugli spalti grazie ad un cross al bacio di Maicon. Il Carpi, nonostante il punteggio, non alza bandiera bianca e cerca di infastidire i padroni di casa. Gervinho, in serata di grazia, prende un palo con uno scavino di grande pregio che meriterebbe sicuramente di più dopo una cavalcata pazzesca.
Gli emiliani sembrano alle corde, eppure al 75’ Di Gaudio rimedia un rigore per fallo di Maicon. Sul dischetto si presenta Matos ma De Sanctis bravo sia a dirgli di no che a respingere la successiva conclusione a colpo sicuro. Il pubblico, esaltato, inneggia al portiere romanista, lui ringrazia. Gli uomini di Castori sorprendono: fanno arretrare la Roma, che forse si deconcentra, perdendo campo. Quando vengono in avanti, sono imprecisi, leggeri, pensando di essere già sotto la doccia, con Garcia che si sbraccia a bordo campo. Nonostante un comprensivo leggero calo di concentrazione, dovuto al punteggio, i romanisti portano a casa il match. Triplice fischio, abbracci e baci, ora si può pensare alla Champions League.
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