Se la Roma recrimina per più di una chance fallita, il Real Madrid ha effettuato una serie spaventosa di conclusioni. 9 parate per Szczesny: è record in Champions per il polacco.
Niente miracolo: la Roma esce, a testa più che alta ma esce. Come all'andata, i giallorossi non segnano e il Real Madrid sì. Con i blancos che hanno il merito di sfruttare le occasioni avute, mentre la squadra di Spalletti non può che recriminare per quelle fallite dai vari Dzeko, Salah e Florenzi.
Meglio precisare: gli spagnoli hanno avuto il merito di sfruttare due delle tantissime occasioni avute. Al termine del match, infatti, il tabellino recita un dato quasi impressionante: sono 37 le conclusioni - nello specchio della porta e non, pericolose o meno - effettuate dalla squadra di Zidane nell'arco dei 90 minuti. 37, ovvero una ogni 2,5 minuti circa. Dal 2003/04 è record, sia per quanto riguarda la produzione offensiva del Real che la tenuta difensiva della Roma.
Conclusioni ben distribuite, peraltro, quelle di Cristiano Ronaldo e compagnia: dei 37 tiri, 18 sono stati scagliati nel primo tempo mentre gli altri 19 sono arrivati nella ripresa. Mai, in una prima frazione di Champions da 10 anni a questa parte, si era assistito a un tale diluvio verso una porta.
E dire che il buon Szczesny, nonostante i due goal in pochi minuti subiti da CR7 e James Rodriguez, il suo lo ha fatto più che egregiamente: sono ben 9 le parate effettuate nel corso della gara dal portiere polacco, protagonista nonostante lo 0-2 e capace di firmare un personalissimo record personale nella competizione.
È record anche per un portiere della Roma dal 2003/04, ma tutto ciò al Bernabeu è servito a poco, visto che nemmeno Szczesny è riuscito a evitare alla Roma di subire goal per l'ennesima partita: nelle ultime 22 uscite di Champions, l'unico clean sheet della squadra di Garcia prima e Spalletti poi è arrivato col BATE Borisov, nel mesto 0-0 valso la qualificazione a dicembre.
|