goal.com
Vittoria di misura al Mezza per il Milan, che mette ko il Torino grazie a un goal sul finire del primo tempo di Antonelli.
Basta un goal, pesantissimo, a pochi istanti dall’intervallo di Luca Antonelli per avere la meglio sul Torino. Il Milan di Mihajlovic ottiene il nono risultato utile consecutivo in campionato (cinque vittorie e quattro pareggi), l’undicesimo se si considerano anche le due gare di Coppe Italia e nel girone di ritorno è ancora imbattuto.
Milan che sale a quota 47 punti, ad un punto dall'Inter, ma soprattutto “cacciando” a meno dieci e a meno nove sia Lazio che Sassuolo, impegnate fra di loro lunedì per il sesto posto (ultimo disponibile per l’Europa). Il terzo posto, obiettivo societario, rimane a sei punti (in attesa della Fiorentina). Le prossime due trasferte, Sassuolo e Chievo Verona potrebbero essere importanti per capire il futuro dei rossoneri.
Prima della gara la Curva Sud ha esposto due striscioni. Uno all’indirizzo della squadra: "Giocatori e mister: per la maglia, per la sua città, per chi le ama alla follia... Solo continuando a lottare vedrai la passione che puoi scatenare. Con sangue e sudore state riconquistando il nostro amore: rispetto, impegno e dedizione...Non vi si chiede altro. Forti sempre ragazzi!" e l’altro verso l’AD rossonero: "Galliani: le tue bugie, le tue prese in giro, la tua arroganza e la tua incompetenza non saranno mai perdonate".
SI RIVEDE BERTOLACCI, PANCA PER ROMAGNOLI - Mihajlovic conferma il suo 4-4-2 e per dieci undicesimi la formazione di Napoli. L’unico cambio forzato è l’inserimento di Bertolacci al posto dello squalificato Montolivo. In difesa, a sorpresa, Romagnoli va in panchina, con Alex e Zapata confermati centrali. In attacco c’è sempre Niang a far compagnia a Carlos Bacca. Ventura, risponde con il solito 3-5-2. Lo spauracchio numero uno per i rossoneri è Ciro Immobile, che viene affiancato da Belotti, con l’ex Maxi Lopez che va in panchina. A centrocampo il gioco passa dai piedi di Baselli, giocatore corteggiato e non poco da Galliani.
TRAVERSA DI HONDA - Ritmi subito alti a San Siro con il Torino che prova a rendersi pericoloso con Belotti: Zapata è provvidenziale a chiudere sul numero nove granata. La gara è piacevole, nonostante la fitta pioggia, e al 14’ Donnarumma rischia tantissimo uscendo su Bruno Peres, visto che il portiere prende tutto, con Celi (decisione corretta) che lascia correre fra qualche protesta della panchina granata. Al 27’ traversa clamorosa di Honda che colpisce il legno su calcio di punizione con Padelli che non sarebbe mai arrivato sulla sfera.
IMMOBILE SPRECA, ANTONELLI NO - Due minuti dopo, la palla goal più clamorosa, ce l’ha Ciro Immobile: l’ex Siviglia calcia sull’esterno della rete da ottima posizione. Nel finale di tempo il Milan prova ad alzare ulteriormente il ritmo, con il Toro che però si chiude bene. Al 35’ bella azione dei rossoneri culminata con un destro di prima intenzione di Bonaventura, con Padelli che manda in angolo. Ma proprio all’ultima battuta della prima frazione, il Milan passa in vantaggio. Angolo dalla destra, Kucka devia sul primo palo dove è appostato Antonelli, bravissimo a trafiggere Padelli con un sinistro velenoso.
BUON RITMO - Ripresa che si apre con il Toro alla ricerca del pari. Bruno Peres prova ad impensierire Donnarumma con una conclusione insidiosa dalla distanza. Come prevedibile il Toro, però lascia qualche spazio al contropiede rossonero, ma nè Kucka nè Bonaventura riescono ad inquadrare lo specchio della porta. Al 61’ goal annullato a Bacca per posizione di fuorigioco dell’attaccante colombiano.
IL MILAN GESTISCE IL VANTAGGIO - Il ritmo del match è buono, Ventura si lamenta con Celi per alcune decisioni arbitrali, mentre Mihajlovic pensa a correggere qualcosa in corsa, togliendo uno spento e nervoso Niang per inserire Boateng. Immobile prova a farsi perdonare dall’errore del primo tempo, ma il suo destro di prima intenzione viene deviato in angolo da un attento Donnarumma. Nel finale Ventura si gioca le carte Maxi Lopez e Martinez, che prendono il posto di Baselli e Zappacosta, passando al 4-2-4, ma il Milan, nonostante qualche rischio di troppo gestisce il goal di vantaggio fino al triplice fischio.
|