La Juventus batte il Sassuolo tra le mura amiche grazie ad una spettacolare esecuzione di Paulo Dybala, mentre Ganluigi Buffon supera Zoff come minuti di imbattibilità.
Da Sassuolo al Sassuolo: la Juventus conquista la 18esima vittoria nelle ultime 19 partite di campionato, tre punti vitali ottenuti grazie a una prodezza di Paulo Dybala, prestazione quella offerta dai bianconeri non brillantissima ma solida. Chiavi positive per Madama: la vittoria e il ruolino di marcia targato Gigi Buffon, ancora imbattuto, ormai ad un passo dal record di Sebastiano Rossi. Ora, archiviato l'impegno con il Sassuolo, spazio alla sfida dell'Allianz Arena; alla ricerca dell'impresa.
BERARDI KO – Allegri, dopo essersi affidato al 4-3-1-2 in quel di Bergamo, decide di affrontare il Sassuolo con l'ibrido 3-5-2. Pochi problemi di formazione, tanta abbondanza a disposizione. Caceres (fino a fine stagione) e Chiellini gli unici indisponibili. Buffon tra i pali; Rugani,Bonucci, Barzagli in difesa; Cuadrado, Khedira, Marchisio, Asamoah e Alex Sandro a dare velocità, qualità e sostanza al centrocampo; tandem d'attacco formato da Dybala e Mandzukic.
Grattacapi per Di Francesco, costretto a fare a meno di Missiroli, Laribi, Cannavaro e Defrel (squalificato), Berardi – influenzato – non recupera nemmeno per la panchina. Ecco il 4-3-3 dei neroverdi: Consigli in porta; Vrsaljko, Antei, Acerbi e Peluso nel pacchetto arretrato; Biondini, Magnanelli e Duncan a fare densità e geometrie in mezzo al campo; tridento offensivo costituito da Politano e Sansone ad agire dietro Falcinelli.
CONSIGLI SUPER – La Juventus fa capire immediatamente di avere intenzioni serie e, dopo neanche un minuto di gioco, Consigli è costretto a superarsi su un sinistro delizioso di Dybala. Allegri, nella sua difesa a tre, a Rugani affida il ruolo di terminale sinistro; affiancato da Bonucci – regista – e Barzagli terminale destro. Il Sassuolo, al sussulto di Dybala, risponde con una buona giocata sull'asse Sansone-Politano. Inizio, indubbiamente, scoppiettante. Il giovane ex Empoli, pur tenendo bene la posizione, centellina le giocate propositive, palesando ancora un processo di maturità da ultimare.
Asamoah mostra una buona condizione atletica, lontano parente di quello naufragato assieme al resto della squadra nella trasferta di Milano siglata Coppa Italia. Consigli chiude la porta anche a un colpo di testa di Alex Sandro ben innescato da una palla inattiva di Dybala. I neroverdi non pensano unicamente alla fase difensiva, anzi, a campo aperto dimostrano anche personalità, vedi quanto prodotto tra Politano e Duncan, quest'ultimo non preciso nella conclusione. Il Sassuolo, dall'alto di una solidità invidiabile, offre poche occasioni alla Juventus; Khedira se ne divora una clamorosa, pescato da una bella giocata di Dybala.
JOYA INFINITA – E' Dybala a rappresentare per la Juventus la sua fonte di gioco più preziosa, soluzioni tecniche invidiabili e vasta gamma di scelta. Ma il Sassuolo tiene botta, linee strette e tanta sostanza nel cuore centrocampo. In un apparente fase di stanca, come spesso accade nelle partite complicate, la Joya trova un giro mostruoso – assistito dal gran lavoro di Cuadrado sulla destra – mancino che s'infila lì dove Consigli non può proprio arrivare.
Il Sassuolo accusa il colpo, lo Stadium s'accende e diventa una bolgia, squadra di Di Francesco propensa ad amministrare il momentaneo goal di svantaggio fino al termine delle prima frazione di gara. Falcinelli prova a scuotere i suoi con un sinistro dalla distanza che si spegne alto sopra la traversa. Primo tempo che termina con la Juventus in vantaggio grazie a Dybala.
CORI PRO ALLEGRI – Cuadrado ha grande gamba, punta ripetutamente Peluso saltandolo con frequenza, creando la superiorità numerica tanto richiesta da Allegri. Mandzukic fa sentire il suo fisico, fase di interdizione come se fosse il miglior incontrista europeo, punto di riferimento totale. Sansone, dotato di tecnica e velocità, tenta qualche strappo tra le linee, costringendo la Juventus ai raddoppi di marcatura.
La Tribuna Sud, tra Panchina d'oro 2015 e quanto di ottimo prodotto sinora nel capoluogo piemontese, dedica coro e striscione per Allegri, entrato a tutti gli effetti nel cuore del popolo zebrato. I bianconeri provano a chiuderla: Dybala a inventare e Khedira a sciupare. Il tecnico toscano, per cercare di non far crollare il ritmo della gara, opta per inserire Pogba al posto di Khedira. Risponde Di Francesco con Pellegrini per Biondini.
SANSONE POSITIVO – Sansone, elemento più pericoloso del Sassuolo, scalda i guanti a Buffon. Mandzukic, invece, è ovunque: attacco, centrocampo e difesa. Consigli è in serata e, a farne le spese, questa volta è Pogba, il cui destro viene ben respinto dall'attento estremo difensore neroverde. Di Francesco prova a dare freschezza al reparto offensivo con Trotta per Falcinelli. Il secondo cambio dei padroni di casa vede Dybala protagonista, man of the match, rimpiazzato da Morata.
Sono i cambi a regnare sovrani nelle parte finale del match, squadre stanche e – nello specifico – Juventus focalizzata a gestire le energie in vista dell'imminente trasferta in Germania. Il puntero spagnolo dà subito brio alla manovra bianconera e, pure lui, si deve scontrare con la bravura di Consigli. Sansone è un incubo per la retroguardia zebrata, nessun punto di riferimento e tanta voglia di trovare la rete. Allegri comprende il momento e butta nella mischia Lichtsteiner per Mandzukic. Missione chiara: difendere a tutti i costi il risultato. E così va, tanta sofferenza ma tre punti d'oro.
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