Президент Милана укоряет Михайловича на ужине Форца Италия " Эта команда использует плохую тактику"
Il presidente del Milan, Silvio Berlusconi, bacchetta Mihajlovic ad una cena con i coordinatori di Forza Italia: "A questa squadra serve un po' di tattica".
Silvio Berlusconi non è nuovo agli sfoghi nei confronti degli allenatori del suo Milan. Dopo Clarence Seedorf e Pippo Inzaghi, ora a finire nelle ire del presidente è Sinisa Mihajlovic, nei cui confronti l'ex presidente del Consiglio non si è dimostrato molto tenero.
Durante una cena tenutasi mercoledì sera a Palazzo Grazioli con i coordinatori di Forza Italia, il numero uno rossonero, secondo quanto riferisce 'La Stampa' e raccontano alcuni esponenti politici presenti, si sarebbe espresso in questi termini nei confronti dell'allenatore serbo.
"Mihajlovic è un ottimo preparatore, - avrebbe affermato Berlusconi - sa parlare e tenere i rapporti con i giocatori, ma al Milan adesso serve un po’ di tattica". Un giudizio non proprio entusiasta, il suo, nei confronti del tecnico scelto in estate per rilanciare la squadra rossonera e riportarla ai vecchi fasti.
Il racconto di quanto accaduto dopo questa frase appare però un po' confuso, visto che di fatto esistono due versioni. Secondo l’agenzia 'Adnkronos' il Cavaliere avrebbe raccontato di aver fatto vedere dei video sul Bayern Monaco e sul Barcellona al tecnico e ai giocatori durante una visita a Milanello. Tale versione però convince poco, dato che l’ultima sua apparizione risale al luglio scorso quando ancora non si erano giocate partite di livello, e che quindi la lezione non sarebbe recente.
Una seconda ipotesi, più realistica della precedente, seppure non confermata, vuole invece che il ripasso tattico impartito all'allenatore ci sia stato venerdì scorso, durante la cena tenutasi ad Arcore con anche l'a.d. Adriano Galliani, ma nella quale non era presente nessuno dei calciatori rossoneri.
Di certo, comunque siano andate le cose, traspare un forte malcontento da parte del presidente Berlusconi per i risultati deludenti della squadra, e per questo la gara di sabato contro il Torino rappresenta già uno spartiacque per i rossoneri e soprattutto per il loro allenatore Sinisa Mihajlovic, che potrebbe giocarsi ben più dei canonici 3 punti in palio.
inisa Mihajlovic è atteso dal banco di prova contro il Torino: il serbo spera che non vada a finire come Terim nel 2001, esonerato dal Milan dopo una gara contro i granata.
Due sconfitte consecutive contro Genoa e Napoli sembrano aver minato pesantemente le certezze del Milan: contro gli azzurri gli uomini di Mihajlovic hanno infatti mostrato una seria involuzione nel gioco, che ha gettato nello sconforto i tifosi, i quali invece si aspettavano ben altra partita.
Il prossimo avversario non sarà nemmeno di quelli che possono essere considerati facili: si va in casa del Torino del maestro Ventura, che ha portato la squadra granata nelle primissime posizioni in classifica: i granata inoltre hanno sempre ottenuto il bottino pieno finora nelle tre gare disputate in casa.
Per contrastare Quagliarella e compagni, Mihajlovic si affiderà molto probabilmente al 4-3-3': nel tridente saranno presenti Cerci a destra e Bonaventura a sinistra, mentre in mezzo c'è il ballottaggio tra Bacca e Luiz Adriano. Il colombiano è reduce dalle fatiche con la sua Nazionale e non avrà molto probabilmente i 90 minuti nelle gambe.
Scelta dettata anche dal forfait di Balotelli, che ha convinto il serbo a tenersi in panchina come alternativa uno dei soli due attaccanti a disposizione. A centrocampo Montolivo dovrebbe scalzare ancora una volta De Jong, ma l'azzurro - in caso di passaggio al 4-4-2 - potrebbe a sua volta vedersela con Bertolacci, che da mezzala ha fatto capire di faticare e non poco.
Il Torino non ha portato bene in passato ad un ex tecnico rossonero: Fatih Terim fu infatti esonerato dopo una sconfitta per 1-0 del 4 novembre 2001 (rete decisiva di Cristiano Lucarelli), attualmente invece è reduce da una brillante qualificazione ad Euro 2016 con la Turchia dopo aver fatto fuori niente di meno che l'Olanda ed essere stato bocciato troppo presto a Milanello. Mihajlovic si augura ovviamente che non vada a finire in quel modo, anche se la 'maledizione' degli allenatori stranieri nell'era Berlusconi incombe...
Adriano Galliani smentisce che in caso di sconfitta Mihajlovic rischi l'esonero da parte del Milan: "La partita col Torino non è decisiva per lui, ci riprenderemo".
Niente paura, parola di Galliani. L'amministratore delegato del Milan, intervistato da 'Premium' a pochi minuti dal fischio d'inizio dell'anticipo contro il Torino, esclude categoricamente che un'eventuale sconfitta possa compromettere la posizione di Mihajlovic sulla panchina rossonera.
"Non drammatizziamo gli eventi calcistici, quella di oggi non è una partita decisiva per l'allenatore. Non so quale sia il motivo di queste difficoltà, l'allenatore lavora bene e con lui tutti i calciatori", assicura infatti Galliani che, d'altronde, è stato uno dei principali sponsor dell'attuale tecnico fin dall'inizio.
Quindi l'amministratore delegato del Milan sottolinea: "Abbiamo fatto investimenti importanti e crediamo di avere buona squadra. Finora abbiamo avuto un calendario difficile ma ci riprenderemo". Meglio se a partire da Torino.
Torino-Milan dirà molto sul futuro di Mihajlovic al timone dei rossoneri, ma guai ad immaginarlo 'schiavo' dei consigli di Berlusconi: "Le scelte tattiche dipendono solo da me".
Sinisa Mihajlovic 'schiavo' di Berlusconi? Guai anche ad ipotizzarlo. Il tecnico, la cui posizione al timone del Milan già traballa, spegne chi lo immagina pronto ad assecondare i consigli presidenziali e tira dritto per la propria strada.
Lo si è percepito nella conferenza stampa 'pre' Torino, dove il serbo ha chiarito: "Ho letto che il club mi avrebbe chiesto di cambiare modulo: io parlo con Berlusconi e Galliani, ma le scelte tattiche e tecniche finali dipendono solo da me. Chi ha scritto queste cose non mi conosce. Farò di testa mia e mi prenderò tutte le responsabilità".
Un 'sms' indiretto al numero uno del Diavolo dunque, che tra l'altro come evidenzia la 'Gazzetta dello Sport' ha dovuto incassare anche la smentita di Sinisa, De Jong e Montolivo sui presunti DVD di Barcellona e Bayern che lo stesso Berlusconi avrebbe mostrato alla squadra.
"Non c’è un modulo che ti fa vincere, se non si va in campo con la testa giusta e la fame di vittoria, il modulo conta poco", ha avvertito Miha. Che però, contro i granata, potrebbe orientarsi verso l'utilizzo del 4-4-2 o di un 4-3-3.
Col 4-3-1-2, infatti, come ha ammesso Mihajlovic "ci sono diversi problemi. Vediamo se è il caso di cambiarlo ora o dopo". Ma sempre di testa sua, sia chiaro.
Mihajlovic spiega il passo falso del Milan che si è fatto raggiungere dal Torino: "Dopo il vantaggio abbiamo smesso di giocare, problema di personalità e ansia".
Il pareggio di Torino, subito peraltro in rimonta, non può certo bastare al Milan per tirarsi fuori dalla crisi e tornare a sorridere. Al termine della gara dell'Olimpico, quindi, anche il tecnico Sinisa Mihajlovic non si nasconde.
Intervistato da 'Premium', infatti, l'allenatore rossonero spiega: "Penso che abbiamo fatto un'ottima gara, ma dopo il vantaggio non abbiamo giocato più. Abbiamo perso serenità, in quel momento devi farti fare qualche fallo e gestire. Abbiamo fatto una buona gara, con due tiri in porta e un goal subito. Per me sono due punti persi. E’ un momento che quando tirano in porta, arriva il goal".
Il problema, insomma, per Mihajlovic è piuttosto chiaro: "Poca personalità e tanta ansia. A fine gara sono costretto a ripetere sempre le stesse cose. Di solito facciamo bene solo un tempo, oggi c'è riuscito in quasi tutta la partita ma siamo del Milan e dobbiamo essere più furbi e far passare la reazione del Torino dopo che ha subito il goal. Penso che oggi abbiamo fatto bene, il modulo non ti fa vincere le partite ma eravamo più compatti e abbiamo difeso bene tanto è vero che loro non sono riusciti a giocare".
Il tecnico quindi ammette: "E’ normale che i tifosi abbiano delle aspettative, i primi dispiaciuti siamo noi. Pensiamo partita dopo partita e cerchiamo di fare bene. Oggi abbiamo giocato bene, tranne che per 10 minuti. Dopo il goal ci siamo fermati, è stata l’unica pecca. Resto fiducioso, dobbiamo capire che quando noi abbiamo palla non possono farci i goal. Quando sei 1-0 hai la partita in mano, la devi solo gestire. Devo parlare con i ragazzi, a caldo ho detto che queste situazioni sono da gestire meglio visto che siamo esperti e abbiamo tanti nazionali. Non bisogna andare in ansia".
Mihajlovic ha toccato anche il tema del suo futuro: "Non ho nessun tipo di problema col presidente, mi confronto con lui ma io faccio come voglio e mi prendo le responsabilità visto che sono pagato per questo. Ho piacere a confrontarmi con lui e Galliani, è giusto che sia così, ma alla fine scelgo io come sempre".
"Il campionato è lungo. - ha proseguito il serbo - Faccio l’esempio della Lazio che ha perso tante gare, ma ora è terza. Dobbiamo pensare partita dopo partita. Abbiamo fatto una buona gara, secondo me dovevamo vincere. Ora lavoriamo con fiducia e sicuramente verremo fuori da questo periodo”.
"Bacca e Luiz Adriano possono giocare insieme, oggi ha giocato il brasiliano perché Carlos è tornato solo giovedì dalla Nazionale"
Intervistato successivamente da 'Sky', l'allenatore rossonero ha parlato degli attaccanti a sua disposizione: "Bacca e Luiz Adriano possono giocare insieme. - ha assicurato - Oggi ho fatto giocare il brasiliano perché Carlos è tornato solo giovedì dalla Nazionale. Come giudico la prestazione di Luiz Adriano? In fase di non possesso ha fatto quello che gli ho chiesto. Anche in Ucraina giocava da punta unica, quindi può farlo anche qui”.
Relativamente al 4-3-3 visto questa sera, infine, Mihajlovic ha così commentato: "Quando hai la testa giusta e voglia di vincere puoi fare tutti i moduli. Con questo modulo siamo più compatti. Io sono pagato per fare delle scelte, quindi mi prendo tutte le responsabilità”.
Sul goal del pareggio granata di Baselli, il portiere Diego Lopez ancora una volta non è stato impeccabile: "Ha avuto un po' di problemi in questi giorni, - lo ha giustificato Mihajlovic ai microfoni di 'Rai Sport' - è un portiere che lo scorso anno è stato uno dei migliori e che quest'anno sicuramente ha qualche difficoltà. Sono sicuro comunque che tornerà ai livelli che gli competono".
"Diego Lopez nei giorni scorsi ha avuto un po' di problemi, l'anno scorso è stato uno dei migliori, quest'anno ha qualche difficoltà"
In crescita è sembrato Bertolacci, mentre Cerci non ha sfruttato l'occasione concessa dal suo allenatore: "Andrea oggi ha fatto bene, - ha detto Mihajlovic - è salito di livello e credo che possa fare ancora di più. Per quanto riguarda Alessio, non è facile giocare dopo essere stato fermo per un po', credo che abbia fatto bene anche se può fare molto meglio".
Guardando al futuro, Mihajlovic è comunque ottimista: "Soddisfatto non lo sono come penso non lo sia nessuno, - ha dichiarato il serbo - dai giocatori alla società e ai tifosi. Sicuramente tutti si aspettavano meglio. Questa squadra ha cambiato quattro allenatori negli ultimi anni, quindi qualche problema c'è. Serve un filotto di vittorie per riportarci di nuovo su. Serve fiducia e serve continuare a lavorare".
"Tuttavia - ha concluso l'allenatore rossonero - nel primo tempo loro non avevano fatto un tiro in porta, quindi in difesa siamo stati sicuramente più compatti. Bisogna continuare così, i moduli non fanno vincere o perdere le partite. Oggi dovevamo crederci di più e tirare di più".
Torino-Milan 1-1: Baselli risponde a Bacca, primo pari per i rossoneri
Primo pari in campionato per il Milan, che viene fermato sull'1-1 dal Torino: vantaggio rossonero con Bacca, entrato nella ripresa, risposta quasi immediata di Baselli.
Un pari che serve poco al Milan, perché le lacune dei rossoneri restano tantissime e sicuramente né la società né il tecnico Sinisa Mihajlovic possono essere soddisfatti. All’Olimpico di Torino , l’anticipo del sabato sera finisce 1-1, come la scorsa stagione, ma a recriminare sono sempre i granata che nel finale hanno avuto anche l’occasione (con Maxi Lopez) di portare a casa il bottino pieno. Dopo un primo tempo avaro di emozioni, nella ripresa il match si sblocca al 63’ con Bacca (entrato da poco), ma il vantaggio dei rossoneri dura appena dieci minuti, perché Baselli, con la complicità di Diego Lopez trova il pari. Per il Milan, dopo 4 Ko e 3 vittorie arriva il primo pareggio stagionale che però lascia i rossoneri nella zona centrale della classifica, mentre il Torino rimane in zona Europa.
FUORI BACCA, MILAN CON IL 4-3-3 - Mihajlovic passa dal solito 4-3-1-2 al 4-3-3 con l’ex Cerci e Bonaventura a supporto di Luiz Adriano; parte dalla panchina il colombiano Bacca. In mezzo al campo regia affidata a capitan Montolivo con Bertolacci e Kucka al fianco, mentre in difesa Romagnoli (rientrato dalla squalifica) affianca Alex, che vince il ballottaggio con Zapata, con i due italiani Antonelli ed Abate sulle corsie laterali a protezione di Diego Lopez. Il Torino di mister Ventura risponde con il classico 3-5-2, con capitan Glik che guida la difesa, Baselli perno di centrocampo e con la coppia Maxi Lopez-Quagliarella come terminale offensivo.
AVVIO A RITMO BASSO - Le due squadre che devono rialzare la testa dopo l’ultimo turno di campionato (Toro KO con il Carpi, Milan demolito in casa dal Napoli) e che sentono la pressione, soprattutto i rossoneri con Sinisa Mihajlovic già sulla graticola, non vogliono sbilanciarsi e giocano entrambe con il freno a mano. Tanto è vero che per assistere al primo tiro del match bisogna aspettare il minuto 18’ quando capitan Montolivo calcia dalla distanza ma non trova lo specchio della porta.
GARA EQUILIBRATA, MA ZERO EMOZIONI - I tifosi rossoneri presenti all’Olimpico di Torino espongono uno striscione di protesta (“17/10/2015: Società mister e giocatori: per questa curva che da sempre vi incoraggia siete già all'ultima spiaggia") nei confronti di tutta la società rossonera, protagonista di un avvio di stagione molto deludente. La gara dell’Olimpico è equilibrata con Montolivo e Baselli che provano a prendere le loro squadre per mano, ma a parte una conclusione del capitano rossonero (24’) respinta da Padelli, di emozioni nemmeno l’ombra. Prima del riposo ci prova Bonaventura su punizione ma la sfera colpisce l’esterno della rete dando l’illusione del goal, mentre poco dopo Mihajlovic si infuria e non poco con Alex che “ruba” un calcio di punizione a Cerci, giocatore designato dal tecnico serbo per batterla.
ENTRA BACCA E SBLOCCA IL MATCH - La ripresa si apre con il Milan che prova a spingere sull’acceleratore e con il Toro che fa fatica sulle avanzate rossonere. Al 55’ Mihajlovic si gioca la carta Carlos Bacca per Luiz Adriano (non prende benissimo la sostituzione) ed è una mossa azzeccata per il tecnico serbo, perché dopo un rigore richiesto dal Milan e non concesso da Gervasoni (contatto fra Bonaventura e Maxi Lopez), al 63’ i rossoneri passano in vantaggio. Bonaventura serve Bertolacci sulla sinistra, l’ex genoano mette una palla rasoterra in mezzo all’area dove è appostato Bacca che controlla e con un preciso destro non lascia scampo a Padelli.
PAREGGIA BASELLI - Il goal subito carica il Torino che trova coraggio anche perché Ventura prova il tutto per tutto inserendo Belotti per Zappacosta passando al 4-3-3 e come per il collega Mihajlovic la mossa risulta decisiva, perché al 63’ il Torino pareggia. Belotti fa la sponda per Baselli che lascia partire un sinistro sul primo palo che trafigge un incerto Diego Lopez. Nel finale i padroni di casa vogliono vincere la partita rispetto ad un Milan più impaurito, ma Diego Lopez si fa perdonare dall’errore in occasione del pareggio, salvando sulla conclusione velenosa di Maxi Lopez.
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