Какой выход Кедира! С ним на поле Юве высококлассная команда
Che rientro per Khedira! Con lui in campo la Juventus è un'altra squadra
Fondamentale per la Juventus, con lui in campo la fase di possesso migliora notevolmente, idem quella di interdizione: rientro super per Sami Khedira
Juventus si gode il successo prezioso ottenuto in Champions League e, parallelamente, il rientro di Sami Khedira. Definirlo fondamentale per il gioco bianconero, probabilmente, sarebbe riduttivo. Il forte centrocampista tedesco, pur non essendo ovviamente al top della condizione, contro il Siviglia giganteggia letteralmente per 75'; imponendosi diligentemente in entrambe le fasi.
D'altronde, banale anche sottolinearlo, l'a.d. Beppe Marotta s'è voluto assicurare a tutti i costi l'ex giocatore del Real Madrid sia per le sue qualità sia per l'esperienza, mettendo a segno un vero e proprio grande colpo. Al netto degli infortuni, né da trascurare né da sottovalutare, il profilo non si discute. In parole povere: spessore internazionale.
La manovra bianconera, vantando il contributo del numero 6, appare più fluida e pulita. Il centrocampo bianconero dalla trasferta di Napoli ne è uscito con le ossa rotte e, anche per questo motivo, Allegri ha premuto affinché il tedesco potesse – non prendendo decisioni avventate – rientrare prima della pausa.
Serviva tranquillità e cervello in mezzo al campo, Khedira ha offerto entrambe le cose, riscuotendo grandi consensi. Importante per la Vecchia Signora questo rientro, il quale verrà associato a stretto giro di posta anche da quello di Claudio Marchisio, altra pedina imprescindibile per il tecnico toscano.
Il tedesco può giocare in diversi sistemi di gioco, tatticamente è uno degli elementi più forti in campo europeo, possibile con lui in campo allargare gli orizzonti. Sulla carta dubbi non ce ne sono, i titolari sono Khedira, Marchisio e Pogba, tre giocatori che possono spostare sensibilmente gli equilibri sia in Serie A sia in Champions League; poche società possono annoverare tra le proprie fila pezzi di questo calibro, pronti a trascinare la Vecchia Signora in quest'annata calcistica.
Con il 28enne di Stoccarda a disposizione, inoltre, Allegri potrà far crescere in maniera adeguata i suoi giovani, i quali – a causa degli stop – sono stati responsabilizzati oltremisura. Tuttavia, il potenziale totale vige sia in Mario Lemina sia in Stefano Sturaro, pronti a diventare importanti in chiave futura per la compagine campione d'Italia in carica.
Da valutare, pensando al Bologna, come Allegri deciderà di gestire Khedira. Due partite a distanza ravvicinata potrebbero rivelarsi potenzialmente pericolose per un giocatore rimasto ai box a lungo, ma se hai bisogno di un guerriero solido, e non puoi permetterti di perdere punti, optare per la panchina rappresenterebbe un azzardo.
Un motorino ovunque, completamente a suo agio all'interno dei meccanismi di Allegri, possesso ragionato e di qualità. I numeri proposti contro il Siviglia, d'altronde, non mentono: 3 palle recuperate in fase difensiva e 26 passaggi positivi.
Dopo un periodo complesso, quindi, il condottiero della Juventus può tornare a sorridere. In Champions League, nonostante il successo in extremis del Manchester City in Germania, la situazione s'è messa dannatamente bene. Conquistare il primo posto nel gruppo D, sulla carta, potrebbe garantire un sorteggio non particolarmente duro. Percorso di crescita allo stato puro, amalgamare un organico profondamente rinnovato non è cosa semplice, concetto ribadito in più riprese da Allegri.
Khedira si presenta allo Stadium facendo la voce grossa, inizio da assoluto big. L'ambiente, ancora scottato dalle partenze di Arturo Vidal e Andrea Pirlo, sentitamente ringrazia. Top player.
Juventus-Siviglia 2-0: Morata-Zaza, 'Madama' si ritrova
La Juventus archivia in scioltezza la pratica Siviglia e torna a sorridere: in goal Morata e Zaza.
Due sue due. Se per la Juventus in campionato le cose non funzionano, in Champions League è tutt'altra storia. I bianconeri vincono e convincono, proponendo una bellissima prova, battendo agevolmente per 2-0 un Siviglia spento e mai pericoloso. Nella serata torinese, tra gli altri, brilla perentoriamente Sami Khedira. Il centrocampista tedesco, di rientro dopo l'infortunio estivo, dimostra per 75' la sua importanza. Arma in più per Max Allegri, pronto ad accogliere in tempi rapidi anche Claudio Marchisio, altro tassello imprescindibile per tentare la scalata in campionato. Intanto, però, primato solitario nel Gruppo D.
HERNANES, ANCORA TU - Il Profeta, reduce dalla prestazione disastrosa di Napoli, vince il ballottaggio con Lemina e conquista una maglia da titolare. Le altre scelte di Massimiliano Allegri: Buffon tra i pali; in difesa Barzagli, Bonucci e Chiellini; sulle corsie esterne Cuadrado ed Evra; a centrocampo, appunto, il brasiliano supportato dal rientrante Khedira e Pogba; davanti il tandem Morata-Dybala. Riponde Unai Emery con Rico in porta; pacchetto arretrato composto da Coke, Andreolli, Kolodziejczak e Tremoulinas; a centrocampo N'Zonzi e Krychowiak, Krohn-Dehli e Konoplyanka a non dare punti di riferimento; Gameiro e Reyes in attacco.
MORATA EGUAGLIA DEL PIERO - La partita per Pogba inizia subito all'insegna della non concretezza, una giocata troppo spinta agita subito il pubblico bianconero, propenso più a badare al sodo anziché all'estetica. I bianconeri impongono un ritmo sostenuto fin dalla fase embrionale, motivazioni e voglia di conquistare punti importanti, il miglior biglietto da visita per godere del massimo supporto dei tifosi. Hernanes, uscito con le ossa rotte dalla trasferta campana, con un destro potente spaventa – e non poco – Rico. Non è la Juventus in versione campionato, lo si capisce dalla tripla giocata costruita dai sapienti piedi di Cuadrado-Khedira-Dybala, il mancino delicato di quest'ultimo sfiora il palo più lontano. Baricentro alto, 4-4-2 in fase di non possesso, i bianconeri sono tonici e lo dimostrano di azione in azione. Lo Stadium esplode non per un goal, bensì per premiare un'accelerazione di Barzagli, segno di una piazza matura pronta a supportare i suoi beniamini nei momenti di maggiore difficoltà. Khedira c'è e si fa sentire, distribuendo oculatamente il gioco, bruciando Coke per mettere in mezzo un pallone invitante su cui Dybala non riesce ad arrivare. Ma la Juventus c'è e, dopo una serie di occasioni ben costruite, riesce a passare con Morata: colpo di testa preciso su cross di Barzagli. Per il centravanti di Madrid è il quinto goal consecutivo nell'Europa che conta, Del Piero agganciato, ennesima prova di forza in una manifestazione all'ex Merengues congeniale. Il Siviglia si fa vedere per la prima volta dalle parti di Buffon allo scadere del primo tempo, tiro debole di Konoplyanka.
ZAZA RISPONDE PRESENTE - Partenza a razzo nella ripresa per la Juventus, Dybala si fa ipnotizzare da Rico, Pogba esalta la platea con una rovesciata dal coefficiente di difficoltà mostruoso. I bianconeri palleggiano elegantemente, ottimi movimenti senza palla, vedi la punizione pericolosa che si procura dal limite l'ex gioiellino del Palermo. L'attaccante argentino ha voglia, svaria su tutto il fronte offensivo profondendo grande qualità, aspetti che hanno spinto la dirigenza zebrata ad investire pesantemente su di lui. Entra Immobile, accolto da una bordata di fischi dal pubblico locale per via del suo passato al Toro, nonché ex della serata sabauda. Scatta la girandola dei cambi, entrambe le squadre fanno entrare forze fresche, ma la trama non cambia; Juventus a fare la partita, Siviglia mai degno di nota se non in qualche contropiede costruito non adeguatamente. Zaza decide di strapazzare la difesa avversaria, bruciando in velocità Kolodziejczak, chiudendo con freddezza la partita. Nei minuti finali, infine, debutto stagionale per Rugani.
KHEDIRA, RIENTRO PREZIOSO - Il centrocampista tedesco, si sa, garantisce intelligenza e diligenza tattica. Alla Juventus, in questo avvio di stagione, un giocatore con queste doti è mancato terribilmente e, quindi, l'ex Real Madrid si appresta a diventare una pedina imprescindibile. Il quadro andrà completato con l'inserimento nello scacchiere di Marchisio, pronto al rientro tra la sfida interna contro il Bologna e la gara contro l'Inter dopo la sosta. In sostanza, notizie positive dall'infermeria per l'allenatore toscano.
ARIA DI CHAMPIONS - Resta da capire come mai la Juventus in Europa riesca ad esprimersi e, invece, in campionato fatichi (e non poco). Probabilmente è una questione tattica, fuori dai confini nostrani si trovano spazi che in Italia non ti concedono, ma anche mentalmente pare che la Vecchia Signora goda di tutt'altro spirito. I bianconeri possono pensare concretamente alla conquista del primo posto nel Gruppo D, prestazioni maiuscole impreziosite da rientri illustri.
SIVIGLIA NON PERVENUTO - Perdere in ogni sessione di mercato almeno un pezzo pregiato, segreto di Pulcinella, non agevola il compito di un tecnico. Emery, bravo come pochi a plasmare gli effettivi a disposizione, quest'anno non avrà vita facile. Le scommesse non mancano. Immobile, preso dal Borussia Dortmund dopo una stagione difficile, crescendo potrà fornire un contributo di spessore. Per il resto, invece, gli spagnoli dovranno munirsi di pazienza ed aspettare la crescita dei singoli.
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