Михайлович в трудном положении и рискует потерять пост в случае поражения от Фиорентины
Sinisa Mihajlovic è ancora in bilico e rischia l'esonero in caso di sconfitta contro la Fiorentina. Al suo posto è pronto Lippi. Il sogno per giugno si chiama Conte. MILANO- Sinisa Mihajlovic rischia ancora l’esonero. Il tecnico serbo, nonostante la qualificazione alle semifinali di Coppa Italia e nonostante abbia il gruppo dalla sua parte è messo in discussione dal Presidente Silvio Berlusconi insoddisfatto di questi sei mesi della sua squadra. Il Diavolo naviga a ben 12 lunghezze dalla vetta e si trova a meno 10 dalla zona Champions League. Il Milan, con sette trionfi, è la squadra italiana ad aver vinto il maggior numero di volte la più prestigiosa competizione per club, ma anche nella prossima stagione rischia seriamente di doverla guardare in televisione. BERLUSCONI SECCATO- Secondo quanto riporta Tuttosport, il numero uno della società rossonera ha deciso: via Mihajlovic in caso di partita non convincente, domenica sera al Meazza, contro la Fiorentina di Paulo Sousa. Lippi è pronto a prendere il posto del tecnico serbo e farebbe da traghettatore fino a giugno. Il vero sogno del Milan è quello di ingaggiare Antonio Conte, che dopo gli Europei in Francia potrebbe decidere di abdicare per tornare ad allenare una squadra di club. Se poi, Conte dovesse continuare la sua avventura alla guida della Nazionale oppure accettare la corte di altre squadre italiane o europee, allora Lippi potrebbe guidare il Milan anche nella stagione 2016-17. MIHAJLOVIC APPESO A UN FILO- L’ex allenatore di Sampdoria, Catania e Fiorentina è ormai in discussione dal mese di ottobre. Per lui ogni partita si sta rivelando una finale, da non poter steccare, per non rischiare l’esonero. La partita persa, uno a zero, in casa contro il Bologna ha fatto perdere definitivamente la pazienza di Berlusconi che ormai ha deciso: vuole cambiare guida tecnica affidandosi ad un allenatore esperto come Lippi, che ha vinto il Mondiale del 2006 con la nazionale Italiana. Ma l’ex ct azzurro, nel caso, risolverebbe i mali di questo Milan? REGNA IL CAOS- Il Milan sta attraversando uno dei momenti più bui della sua storia. Fuori dal suo habitat naturale, la Champions League, e lontano dalle prime posizioni si ritrova con il problema di dover cambiare ancora allenatore a distanza di 7 mesi dall’esonero di Filippo Inzaghi. La questione ancora irrisolta con Mr Bee Taechaubol, che dovrebbe acquisire il 48% delle quote societarie per 480 milioni di euro, l’abbandono del progetto di costruire uno stadio di proprietà, cavallo di battaglia di Barbara Berlusconi, e i continui dissidi tra Adriano Galliani e proprio la figlia del Presidente stanno creando un caos ulteriore all’interno di una rosa che ha palesato diversi limiti tecnici e di personalità nonostante siano stati investiti circa 90 milioni nel mercato estivo. L’arrivo di Lippi potrebbe solo dare una scossa all’ambiente e per quanto sia un tecnico valido non avrà la bacchetta magica per risolvere in breve tempo i problemi che attanagliano il Milan da diverse stagioni ormai.
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