Milan, resa dei conti: duro confronto Galliani-squadra-Mihajlovic
Duro confronto in mattinata a Milanello tra la squadra, l'amministratore delegato Galliani e Sinisa Mihajlovic.
Il giorno dopo la sconfitta contro l'Atalanta, che ha messo a repentaglio anche il sesto posto (Sassuolo a -1), in casa Milan è stata l'ora del confronto tra la squadra, l'allenatore Mihajlovic e l'amministratore delegato Adriano Galliani.
Dopo aver disposto il ritiro, perlomeno sino alla partita di sabato prossimo a San Siro contro la Juventus, Galliani ha utilizzato nei confronti della squadra, secondo quanto riportato da Sky Sport, toni molto duri, chiedendo in particolar modo il perchè delle troppe brutte prestazioni successive alle soste (1 punto sui 15 disponibili) e delle troppe difficoltà accusate nei confronti con le squadre che stanno 'sotto' in classifica.
Situazioni che invece non collimano con le prestazioni poste in essere nel girone di ritorno contro compagini più quotate, nel corso delle quali Bacca e compagni hanno mostrato una concentrazione ed una motivazione adesso improvvisamente scomparsa.
Un discorso (ascoltato dalla squadra in religioso silenzio), quello del dirigente, successivo al suo intervento radiofonico a Radio 1, nel corso del quale ha comunque voluto guardare il bicchiero mezzo pieno, affermando che la vittoria della Coppa Italia del prossimo 21 maggio contro i bianconeri potrebbe comunque salvare la stagione del Diavolo.
Il tuto dopo aver dovuto dissuadere, come riportato da Repubblica, il patron Berlusconi dall'esonerare subito Mihajlovic e dall'affidare la squadra, come accaduto alla Lazio con Simone Inzaghi, al tecnico della Primavera Brocchi.
La squadra si riunirà ufficialmente in ritiro a partire dalle 19.30 di oggi. In queste ore è stato concesso un permesso tecnico, anche per dare la possibilità ai giocatori di rientrare a casa e prendere tutto il necessario, compreso l'abito ufficiale per partecipare ai funerali di Cesare Maldini.
Il Milan, nonostante il vantaggio iniziale con Luiz Adriano, si è fatto raggiungere e superare da una coriacea Atalanta.
Crisi Milan. La domenica dei milanisti era iniziata con la triste notizia della scomparsa di Cesare Maldini e continua in modo deludente a Bergamo, dove la truppa di Mihajlovic, cade malamente 2 a 1, dopo che Luiz Adriano aveva illuso i rossoneri. Il Milan non sa più vincere visto che l’ultimo successo risale al 27 febbraio.
Dopo di che sono arrivati solamente due punti su quattro gare, frutto di 2 KO (oggi e in casa del Sassuolo) ed altrettanti pari (a Verona con il Chievo e in casa contro la Lazio), con il Sassuolo di Eusebio Di Francesco che si porta ad un solo punto dai rossoneri per l’ultimo posto per l’Europa. Non è solo colpa di Sinisa Mihajlovic, che comunque di colpe ne ha diverse, perchè i problemi della società milanista partono dall’alto (gestione assente e a volte destabilizzante che si aggiungono ad acquisti sbagliati).
SINISA PUNTA SULL’ ITALMILAN – Sinisa Mihajlovic punta per otto undicesimi su giocatori italiani, confermando il 4-4-2. In porta, davanti a Donnarumma, ci sono Abate e Antonelli sulle corsie laterali con Romagnoli e Zapata centrali. In mezzo al campo cabina di regia affidata a Montolivo con Bertolacci al suo fianco, mentre, sugli esterni ci sono De Sciglio e Bonaventura. La coppia offensiva è formata da Bacca e Luiz Adriano. L’Atalanta risponde con il 4-3-3: tridente d’attacco formato da Pinilla centrale, con Diamanti e Gomez a supporto.
LUIZ ADRIANO DAL DISCHETTO – Gara che parte subito a ritmi altissimi, con il Milan che ne approfitta. Al 5’ Stendardo, nel tentativo di anticipare Zapata, tocca la sfera con la mano e per Rocchi è calcio di rigore. Dal dischetto va Luiz Adriano che trafigge Sportiello. Il Milan però abbassa subito il ritmo, mentre, l’Atalanta sfiora il pareggio, prima con Gomez e poi con Pinilla. Bertolacci, si vede solamente nel protestare con il direttore di gara, perchè è assente dal (non) gioco dei rossoneri.
CAPOLAVORO DI PINILLA – Gli errori si sprecano da una parte e dall’altra, Mihajlovich chiede ai suoi di chiudere la pratica portandosi sul 2 a 0, ma la mira di Montolivo e Bonaventura è da dimenticare. Prima del riposo, l’Atalanta trova il meritato pari con il capolavoro di Pinilla. Sugli sviluppi di un corner (restano molti dubbi sul tocco di Antonelli), la sfera arriva a Pinilla che in rovesciata si inventa il pareggio.
ENTRA BALOTELLI, SEGNA GOMEZ - Ritmi più bassi in questo avvio di ripresa: è l'Atalanta a fare la partita, con il Milan che preferisce attendere per colpire in contropiede. Mihajlovic getta nella mischia Balotelli (fischi per lui da parte del tifo locale) al posto di Luiz Adriano, ma è l’Atalanta a dominare e a trovare al 63’ il 2 a 1 che capovolge il match, con la difesa del Milan addormentata. De Roon è bravo a pescare Gomez in area di rigore, che trafigge l’incolpevole Donnarumma.
ASSALTO (VANO) DEL MILAN - Sotto di un goal, Mihajlovic si gioca anche la carta Menez, ma i rossoneri si accendono solamente in un’occasione, quando Balotelli su punizione impegna Sportiello, bravo a dire di no al numero 45. L’ultima mossa del tecnico milanista è Poli per Bertolacci, ma l’Atalanta controlla senza particolari affanni fino al triplice fischio finale. E sabato a San Siro arriva la super corazzata Juventus, lanciata verso il quinto scudetto consecutivo...
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